Secolare presenza delle Suore

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Donata la statua della loro fondatrice per ricordarne l'evento.
Suor Maria Adriana e Suor Maria Tecla ricordano cinquat'anni di vita religiosa E giunsero in quel lontano 1907, qui volute dal Cardinale Casimiro Gennari, le prime suore "Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario" affinchè nella sua terra natale e nel circondario iniziassero la loro opera di promozione educativa ed assistenziale rivolta al mondo giovanile nel segno di quanto voluto dalla loro fondatrice Santa Virginia Centurione Bracelli.

Antonia Hoeing, in funzione di direttrice e insegnante elementare, Emilia Palermi, munita di licenza normale, Genoveffa Cocozza, istitutrice e Giulia Nanni, cuoca, furono le prime suore che, quasi cento anni fa, giunsero a Maratea cordialmente accolte dall'allora presidente dell' Istituto De Pino-Matrone Iannini Dott. Biagio Tarantini. Da allora la loro silenziosa opera, sempre benevolmente accolta e giudicata dalla popolazione locale, si è protratta nel tempo allargandosi a Maratea, fino a qualche decennio fa, oltre che nel campo educativo anche in quello assistenziale, rivolto particolarmente agli infermi del locale ospedale, e all'educazione e cura, nell'orfanotrofio del Sacro Cuore, a bambine ed adolescenti provenienti da famiglie economicamente disagiate o con gravi problemi familiari. Sono dunque quasi cento anni che le Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario, operano a Maratea e a preludio di tale ricorrenza, che sicuramente sarà ricordata nel prossimo anno, l'attuale consiglio di amministrazione dell'Istituto De Pino-Matrone Iannini, presieduto dal prof. Francesco Billari, e composto dai consiglieri Francesco Brando e Francesco Vitolo, ha voluto donare alla comunità delle suore una bella statua alta 150 cm della loro fondatrice, opera scultorea ricavata da un tronco di tiglio ed eseguita presso la ditta ARS SACRA di Ferdinand Stuflesser in Ortisei di Val Gardena provincia di Bolzano. Tale dono, concretizzatosi il 9 settembre scorso, nell'intimità della rinnovata cappella privata delle suore nell'interno dell'Istituto e ricordato da un artistico santino raffigurante Sante Virginia, si è intrecciato con la celebrazione dei cinquanta anni di vita religiosa delle madre Superiora Suor Maria Adriana Nessenzia e della consorella Suor Maria Tecla Iaquinta. Celebrazione questa molto toccante, come quella dell'inaugurazione della statua, perchè ha evidenziato la grande sensibilità delle due suore festeggiate, particolarmente commosse nel momento del rinnovo dei voti e della preghiera dei fedeli. Nelle loro preghiere, infatti, le due suore hanno ringraziato il Signore per aver loro donato la ricchezza della fede e la costanza nella vita religiosa. Suor Maria Adriana, nella sua preghiera, ha chiesto la benedizione al Signore per tutti i parenti vivi e defunti e per tutti coloro che hanno contribuito alla sua vocazione. Particolarmente delicato, e qui Suor Maria Adriana a stento è riuscita a trattenere la commozione, è stato il ricordo dei suoi genitori, che la educarono alla fede e, come poi separatamente mi ha detto, del padre Angelo, persona particolarmente riservata, che le diede il consenso a farsi suora. Nella sua preghiera, Suor Maria Tecla, ha espresso la profonda riconoscenza al Signore per averla guidata in tutta le sua vita, per averle concesso con la fede e la preghiera di poter "parlare" con Lui e infine lo ha invocato affinchè la aiutasse sempre a "cantare" la Sua gloria. Il rito religioso, allietato da un coro diretto da Suor Maria Tiziana Ciorciari, è stato officiato dal parroco Don Vincenzo Iacovino, il quale nella sua dotta omelia, nel parlare di Santa Virgina, ha affrontato e analizzato i valori profondi che caratterizzano e rendono particolarmente ricca la vita religiosa. Don Vincenzo, dopo aver benedetto la statua della Santa, ha donato a Suor Maria Adriana Nessenzia e a Suor Maria Tecla Iaquinto un rosario benedetto da Giovanni Paolo II. Il 9 settembre ha segnato una piccola grande pagina nella storia della secolare presenza delle suore presso l'Istituto De Pino Matrone Iannini. Una presenza sempre discreta, silenziosa, spesso incomprensibilmente ignorata dalle istituzioni locali, ma particolarmente vigorosa nell'opera di educazione e di promozione sociale della gioventù femminile. Santa Virginia Centurione Bracelli, ora anche fisicamente nell'Istituto De Pino-Matrone Iannini e quindi a Maratea, sappia vegliare su queste sue Figlie, su questa istituzione e su tutta la Città.

Sergio De Nicola


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